I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie che hanno come caratteristiche comuni una persistente alterazione del comportamento alimentare, e una preoccupazione eccessiva per il peso e le forme del corpo. L’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, e il disturbo da alimentazione incontrollata, o binge eating disorder (BED), rientrano in questa categoria.

Chi può sviluppare un DCA?

Spesso si pensa che gli unici soggetti a rischio siano le donne in età adolescenziale, ma anche se queste sono effettivamente le più colpite, il disturbo alimentare può presentarsi anche nei soggetti maschili e in età più avanzata: in ogni caso, il DCA può avere importanti ricadute non solo sulla salute della persona che ne soffre, ma anche sulla sua vita relazionale, sociale e lavorativa. Le difficoltà inoltre si riversano anche sulla famiglia e su chi sta intorno alla persona affetta da DCA, che deve affrontare situazioni di forte impatto emotivo.

Perché una persona si ammala di DCA?

I DCA sono disturbi estremamente complessi e districarsi tra le varie informazioni disponibili può essere difficile e lasciare il paziente e i suoi familiari in confusione. I DCA infatti sono dovuti ad un insieme di fattori, tra cui alcune caratteristiche della personalità (ad esempio la tendenza al perfezionismo e la bassa autostima) e fattori socio-culturali e ambientali. Per quanto riguarda il trattamento, si è rivelato fondamentale un approccio interdisciplinare, cioè un trattamento che venga condotto da un’équipe che comprenda un medico, un dietista e uno psicoterapeuta che lavorano in sinergia. Il coinvolgimento della famiglia è altrettanto importante soprattutto nel caso di pazienti molto giovani.

Le 9 verità di Cynthia Bulik

La SISDCA (Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare) ha divulgato un documento basato sui contenuti della conferenza tenuta dalla dott.ssa Cynthia Bulik nel 2014, in occasione del Congresso del National Institute of Mental Health. Questo documento illustra nove fatti assodati sui disturbi del comportamento alimentare, che possono essere una base importante per iniziare a fare chiarezza:

  1. Molte persone con Disturbi alimentari hanno sì un aspetto sano, ma possono essere molto malate.
  2. Le famiglie non sono da biasimare, anzi possono essere le migliori alleate dei pazienti e degli operatori durante il trattamento.
  3. Una diagnosi di disturbo alimentare è una situazione di straordinaria difficoltà (e di crisi) sanitaria che sconvolge il funzionamento personale e del gruppo familiare.
  4. I Disturbi alimentari non sono scelte, ma sono gravi malattie con notevoli influenze sul piano biologico.
  5. I Disturbi alimentari colpiscono persone di tutti i generi, età, razze, etnie, di tutte le forme del corpo e di tutti i pesi, di ogni orientamento sessuale, e di differenti strati socio-economici.
  6. I Disturbi alimentari comportano un aumento del rischio sia per il suicidio che per le complicanze mediche.
  7. Sia i geni che l’ambiente giocano un ruolo importante nello sviluppo dei Disturbi alimentari.
  8. I geni da soli non predicono chi sarà la persona che svilupperà un Disturbo alimentare.
  9. Il recupero completo da un precedente Disturbo alimentare è possibile. 
La diagnosi precoce e la qualità dell’intervento sono però molto 
importanti.

 

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